Come on.

Onestamente il ritardo di Stefan stava iniziando a spazientirmi, lo stavo aspettando mentre stavo chiudendo in una bara mio fratello, in modo che nessuno potesse trovarlo, avevo mantenuto la parola data, l'avevo riunito alla nostra famiglia, guardai dentro il camion, e vidi le quattro bare dei componenti della mia famiglia, ora erano tutti completamente addormentati grazie ai pugnali, e andava bene così, avrei prima creato il mio esercito di Ibridi, ucciso Mikael e poi avrei liberato ognuno di loro, ma non prima di aver ucciso nostro padre, lui conosceva la verità sulla morte di Esther, e se l'avrebbbe raccontata ai miei fratelli loro mi avrebbero odiato per sempre, così una volta morto nostro padre sarei stato libero di stare con la mia famiglia proprio come desideravo.
Guardai un' ultima volta Elijah, era putrefatto come il resto dei miei fratelli, aveva la pelle grigia ed essicata, ma era così che doveva andare, mi aveva quasi ucciso e non potevo permettergli di passarla liscia.
- A presto fratello, forse un giorno ci rivedremmo.-
Dissi per poi chiudere lentamente la costosa bara di legno, poi guardai i due ragazzi che avevo soggiogato.
- Mettetelo con gli altri, presto partiremo. -
Sarei andato in cerca di licantropi per iniziare a creare la mia stirpe, e con me sarebbe venuto il mio vecchio amico Stefan, avrebbe lasciato Mystic Falls e la sua ex morta Elena alla spalle, e mi avrebbe aiutato, l'avrei fatto diventare il mio braccio destro proprio come aveva tanto desiderato a Chicago.

Arrivai in due secondi da Klaus, forui dall'abitazione c'era un camion, intravidi qualcosa ma non ero abbastanza lucido per capire cosa fosse.. mi sentivo a pezzi per aver abbandonato Elena.. non appena avesse capito che non l'avrei piu rivista ne sentita avrei avuto voglia di crollare a terra e non muovermi piu.. il dolore che lei avrebbe sopportato non ero in grado di sostenerlo dentro di me..
scossi la testa e andai da Klaus, dovevo iniziare la mia commedia..
Sono qui.. partiamo pure! dissi con voce ferma e fredda..

Chiusi la bara di Elijah e la feci caricare sul camion, Stefan aveva visto chiaramente la scena dove senza alcun rimorso avevo trafitto mio fratello nel cuore con un pugnale, sorrisi nel vederlo arrivare e notai che era emotivamente distrutto, infondo come biasimarlo, aveva appena perso la donna che amava, ma infondo aveva salvato il fratello no?
Arrivò da me con voce fredda mi disse che era arrivato e che dovevamo andare, gli sorrisi e feci un gesto con la mano, facendo arrivare una bellissima donna umana, non l'avevo soggiogata, l'avevo appena rapita e lei era visibilmente spaventata.
- Prima, fammi vedere se lo squartatore e con me, avanti goditi la caccia. -
Dissi liberando la mano della giovane e bellissima donna.
- Corri tesoro, forse riuscirai a sopravvivere. -
Dissi sorridendo a Stefan e vedendo la ragazza iniziare a corrore, bè ora doveva prenderla e ucciderla, poi saremmo partiti a caccia di lupi mannari.

Quandò Klaus lasciò libera la ragazza, lei lanciò un urlo di paura e terrore che mi scosse dentro.. il mio buon senso cercava di ribellarsi a quell'abominio ma dovetti chiudere tutto il buono che avevo di me e dando le spalle a Klaus, socchiudendo gli occhi per il rimorso e il dolore che gia provavo, mi lanciai contro la ragazza e senza guardare nei suoi occhi perche avevo paura di bloccarmi, fiondai i denti senza pensare a nulla e con enorme sforzo inghiottii con piu voracità possibile il suo sangue caldo e denso.. il piacere era alto ma il mio dolore era maggiore.. lasciai il corpo ormai senza vita, prosciugato della ragazza cadere sull'asfalto.. tornai verso Klaus e dissi piatto Ora possiamo andare..

Ero intelligente, e sapevo perfettamente che stava provando un enorme rimorse, ma lui nemmeno si immaginava cosa gli aspettava dal momento che aveva deciso di venire con me, si gli avrei fatto spegnere i sentimenti, riportandolo a come era a Chicago negli anni venti, in modo da tornare ad essere amici e così potermi fidare di lui, si avevo dei grandi progetti per Stefan Salvatore.
Lo vidi fiondarsi sulla ragazza e infilare violentemente i denti nella giugulare di quest' ultima, la prosiugò e poi la lasciò cadere a terra, morta.
Tornò verso di me, e gli sorrisi, quando arrivo vicino a me gli diedi una pacca amichevole sulla spalla.
- Certo amico mio, siamo diretti a in Arizona, ho saputo che c'è un branco di licantropi proprio da quelle parti, e sai è arrivato il momento di creare altri come me. -
Gli dissi in modo divertito, avremmo passato delle belle serate io e lui, tutte fantastiche e probabilmente gli avrei fatto crescere talmente tanto il desiderio del sangue che avrebbe scordato la sua vecchia e monotona vita.

L’espressione cosi compiaciuta che lessi sul suo viso mi fece imbestialire, la voglia di reagire, di distruggerlo era tanta che tremavo, ma mi convinsi che avrei solo fatto un errore.. Stiamo aspettando qualcun altro? chiesi salendo sul veicolo.. pensai alla nostra destinazione.. Arizona.. il caldo opprimente di quella terra desertica nascondeva il prossimo bersaglio di Klaus. Chissà cosa sarebbe successo.. si sarebbe accorto che Elena in realtà non era morta?

Vedevo perfettamente che Stefan era incazzato con me, e questo rendeva tutto molto più divertente per me, gli piangeva il cuore, ma aveva solamente fatto un errore ad innamorarsi della mia doppleganger,quindi era meglio per lui dimenticarla al più presto, mi chiese con voce fredda se stessi aspettando qualcuno, gli sorrisi, mentre azionavo il motere dell' auto.
- Stefan, non essere scontroso, cos'è tutta questa fretta di lasciare Mystic Falls? -
Gli chiesi con tono cortese ma tagliente, in modo che capisse che ero solo ed esclusivamente io che decidevo, avevamo fatto un patto, suo fratello sarebbe guarito e io non lo avrei ucciso se lui faceva esattamente tutto quello che dicevo io, e per ora andava tutto bene.
Azionai la macchia con destinazione Arizona, dove avremmo incontrato il primo branco di lupi mannari che avrei trasformato in ibridi.
Sorrisi al mio "amico" e mi avviai in modo veloce verso l'autostrada, non vedevo l'ora di creare la mia razza, e Stefan mi avrebbe aiutato.

Nessuna fretta.. amico.. dissi con sarcasmo sulla parola amico..
La mia era una semplice constatazione, in fondo eri tu che volevi andare via, e la tua prova di poco fa mi sembrava solo una perdita di tempo dato che brami cosi tanto il tuo branco di ibridi.. mi chiedevo se dunque stessimo aspettando qualcun altro.. ma bene cosi.. dissi incrociando le braccia e accomodandomi meglio sul sedile.. il viaggio era piuttosto lungo.. l’idea di dover passare tutte quelle ore con lui non mi entusiasmava cosi tanto.. avrei una domanda.. dissi in tutta sincerità..

Chiundi era quello il suo problema, il fatto che io avevo detto di volermene andare al più presto da quella piccola cittadina e aveva reputato la mia offerta un cosa inutile, lo guardai e scossi la testa chissà cosa nascondeva, si qualcosa di lui non mi quadrava,ma con calma l'avrei scoperto.
- Ti ho offerto lo spuntino Stefan, dovrai abituarti al più presto al sangue umano, perchè sicuramente ne berrai molto d'ora in poi, quindi spegni le emozioni e divertiamoci. -
Gli dissi in tono amichevole, si probabilmente se spegneva le emozioni si sarebbe divertito da morire, doveva diventare come me, ovvero vuoto, doveva riuscire a spegnere l'amore che aveva provato per la Doppleganger, e il legame che aveva con il fratello, tanto non li avrebbe mai più rivisti.
Mi chiese se poteva farmi una domanda, lo guardai imboccando l'autostrada con il mio suv nero.
- Certo Stefan, dimmi cosa vuoi sapere. -
Gli dissi curioso ma probabilmente già sapendo cosa mi avrebbe chiesto, probabilmente voleva sapere il perchè io lo volessi con me.

Saprai di sicuro gia cosa voglio sapere.. rispondimi senza che te lo chieda.. dissi con un mezzo sorriso.. era pur sempre un vampiro intelligente e una delle cose apprezzabili di noi vampiri è che non c'è mai bisogno di molte parole.. bastano i pensieri e gli sguardi per capirci..

Aveva intuito che io sapevo quale sarebbe stata la sua domanda, infatti mi disse di che già lo sapevo già quello che voleva chiedermi e mi disse di rispondergli senza che lui facesse la domanda, mi girai e lo guardai sorridedogli in modo divertito, non gli avrei rivelato che io e lui a Chicago nelgli anni venti eravamo come fratelli non ora, ci sarebbe stato il momento, ma non era di certo quello.
- Per ora fatti bastare che ho bisogno di un squartatore, si perchè è così che tornerai, vero? Insomma ho salvato tuo fratello e l'accordo era semplice, io salvo tuo fratello e tu fai tutto quello che ti dico, quindi primo spegni i tuoi sentimenti, secondo ti verrà detto tutto a tempo debito non preoccuparti. -
GLi dissi per poi tornare a guardare la strada.

La sua risposta non era molto convincente.. Di squartatori al mondo d’oggi ce ne sono a migliaia e anche piu terribili di quello che sono stato io.. sapevo che era inutile parlargli di passato.. lui voleva che io ritornassi a essere quel mostro che per decenni ho cercato di lasciarmi alle spalle.. se Lexie mi vedesse in questo momento.. si vergognerebbe di me.. oltrepassammo uno dei mille cartelli stradali alla velocità della luce.. Arizona dove esattamente? chiesi con voce piatta.. non volevo sembrare entusiasta del viaggio ne tanto meno curioso della destinazione ma dovevo pensare a qualcosa.. l’idea di aver lasciato Elena senza una parola mi faceva troppo male..

Sapevo che non era per niente convinto di quello che gli avevo detto, ma non gli avrei raccontanto altro, non gli avrei detto che lui voleva essere il mio braccio destro tempo fà, non gli avrei detto che lui conosceva me e anche Rebekah, gli avrei spiegato tutto a tempo debito, non volevo rovinargli la sorpresa, mi disse che di squartitori al mondo d'oggi c'è ne erano tanti, e anche peggiori di lui, gli sorrisi.
- Ti verrà detto tutto a suo tempo, per ora accontentati. -
Gli dissi con tono duro per fargli capire che la conversazione era finita lì e che non avrei tollerato altre parole sul perchè avevo preso lui.
Poi mi chiese in che posto dell' Ariziona, mi girai e lo guardai.
- Nessuno in particolare, ma ti basti sapere che una volta arrivati lì ti presenterò mio fratello Kol. -
Dissi sorridendo, sapevo che sarebbe stato incazzato, ma sapevo anche che mi aveva sempre adorato che saremmo tornati ad essere dei buoni fratelli.

Mi trattenni dal roteare gli occhi al cielo per il suo modo di fare da superiore e da leader che per nulla gli si addiceva.. pensai che la cosa migliore era assecondarlo, non dare segni di cedimento o dubbi, fino a quando avrei ritenuto che la cosa lo necessitava.. come ciliegina sulla torta, andavamo da suo fratello.. era davvero sadico a rigirare il coltello nella piaga.. se credeva che dovevo essergli riconoscente si sbagliava.. mi aveva tolto tutto facendomi partire con lui.. era come se in realtà fosse morto tutto nella mia vita.. sapevo solo che in realtà come conosolazione, Damon ed Elena stavano bene.. anche se insieme..

Notai che iniziò a fare il musone, non rispose ne parlò, resto completamente in silenzio per gran parte del viaggio, sembrava triste, ma non disse niente nemmeno io, avevo fretta di arrivare nel posto prestabilito, dove avrei trovato il branco di lupi mannari, che sarebbero diventanti presto degli ibridi, avevo bisogno della mia razza, di crearne altri come me avevo spezzato la maledizione proprio per crearne altri ed era era giunto il momento.
Parcheggiai il suv a bordo strada, e smontai guardando Stefan e attendendo che fece lo stesso.
- Questo è il posto, non lontano da cui c'è un branco di lupi mannari, ma resteranno tali ancora per poco. -
Dissi sorridendogli e facendogli l'occhiolino.