Uprising

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Daphne ~
CAT_IMG Posted on 4/3/2012, 00:49






Daphne Victoria Hepburn

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Mystic Falls non è poi tanto male come città. - iniziò a pensare. Strano ma vero. Daphne credeva che col passare dei giorni la cittadina sarebbe diventata una noia totale, e invece stranamente l'affascinava. E in effetti, non bisognava essere uno scherzo della natura per captare l'alone di mistero che circondava Mystic Falls. Le sembrava così strano che in questa zona fosse molto concentrata la presenza di vampiri e licantropi, e sopratutto che nessun essere umano sospettasse di nulla.
Quel pomeriggio il sole era calato da un bel pezzo, i compiti per casa li aveva completati da un bel pezzo e visto che in tv non trasmettevano niente d'interessante, decise di andare a fare una passeggiata. Era uno di quei pomeriggi di inverno glaciale, in cui la maggior parte delle persone preferisce restare a casa davanti a una cioccolata calda fumante oppure andare in qualche locale al caldo con un amico. I pochi temerari che uscivano erano completamente incappucciati e camminavano a passo svelto, come se il guadagnare qualche secondo facesse aumentare automaticamente di qualche grado la temperatura.
Decise di non prendere l'auto anche perchè la sua abitazione era abbastanza vicina alla sua meta: il Mystic Grill. Prese dalla borsa, il suo amato i-pod, e messe le cuffie lo accese. Scelse la riproduzione casuale, e Uprising dei Muse iniziò a rimbombarle nelle orecchie. S'incamminò lungo la strada guardandosi attorno e non riuscì a fare a meno di non notare che il mondo appariva diverso in base alla prospettiva con cui lo osservava. Per esempio, quando era in auto, andava sempre di corsa ed era concentrata su ben altri pensieri. Per lei non esisteva nient'altro che la strada e le auto. Per lei, in quegli istanti, al mondo esistevano solo auto e strade. Mentre adesso il mondo sembrava assumere particolari, colori e svariate sfaccettature; e la sorpresa più grande e più gradita è stata quella di riuscire ancora a meravigliarsi di ciò.
Raggiunto il Mystic Grill, vi entrò all'interno, sedendosi al bancone e ordinando una birra. Era una delle sue bevande preferite, anche se doveva stare attenta a non esagerare con l'alcool..Non lo reggeva bene, doveva ammetterlo.


«CIÒ CHE HA IMPARATO È CIÒ CHE IMPARA SEMPRE. HA RAGIONE PLATONE. SIAMO TUTTI IMMORTALI. NEMMENO SE LO VOLESSIMO, POTREMMO MORIRE»

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CAT_IMG Posted on 4/3/2012, 01:34
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Jared Wright

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Ero inquieto. Profondamente inquieto. E la causa di questa mia preoccupazione era mia sorella Eyleen che quel giorno si era comportata in modo molto diverso dal solito evitandomi come non aveva mai fatto in vita sua, fuggendo via per i corridoi della scuola come se stesse cercando di salvarsi da un maniaco che voleva violentarla piuttosto che da un fratello preoccupato, e questo non aveva fatto altro che aumentare quel campanello d'allarme che mi rimbombava nel cervello già da un pò di tempo. Avevo temuto questo momento da tutta una vita, sin da quando avevo deciso di proteggerla facendo valere il mio diritto di fratello maggiore, e lei non si era mai veramente opposta alla mia gelosia fraterna e al fatto che le avessi impedito in tutti i modi di socializzare con i suoi coetanei maschi, forse perchè anche lei capiva il perchè lo facessi, ma adesso era diverso. L'avevo capito subito, al ritorno da scuola, che mia sorella aveva deciso di dire "basta" alla mia gelosia perchè voleva prendersi finalmente la libertà che gli negavo praticamente da sempre, e a me questo non sarebbe mai andato bene, ed infatti avevo finto di non capire quello che in macchina stava tentando di dirmi, fingendo un indifferenza che in realtà non provavo, quando la chiamata di mia madre mi aveva salvato dal doverla sentire ancora tentare di approntare un discorso per dirmi che non voleva più che la proteggessi. Avevo fatto una deviazione improvvisa e avevo parcheggiato la macchina di fronte al supermercato più vicino, dicendo ad Eyleen di rimanere in macchina. Ero entrato in fretta dentro al negozio, cercando quello che mia madre mi aveva chiesto, ma ero inquieto. Ancora più inquieto di quanto l'ero stato fino a quel momento. Sentivo che qualcosa non andava ed era per questo che avevo fatto la spesa il più velocemente possibile, sperando di riuscire ad uscire da quel negozio il più in fretta possibile, ma ovviamente non avevo fatto i conti con la possibilità che ci fosse confusione alla cassa e non appena avevo potuto ammirare la fila incredibile che si era formata, nervoso mi ero messo in fila aspettando con impazienza, torturandomi le pellicine delle mani per scacciare la sensazione che qualcosa non andasse. Non appena ero arrivato alla cassa avevo pagato in tutta fretta ed ero uscito fuori dal negozio sbattendo rumorosamente la porta, per accorgermi un secondo dopo che in macchina non c'era nessuno e che Eyleen era quindi sparita. Inutile descrivere il panico che mi provocò la sua assenza, ed in fretta cercai il cellulare per chiamarla immediatamente. Composi il suo numero che naturalmente sapevo a memoria, ma non rispondeva nessuno. Dannazione, perchè non rispondeva? Salii in macchina e feci il giro dell'isolato nella speranza di trovarla per strada, ma di lei nessuna traccia. Mi accorsi solo quando osservai il sedile vuoto della macchina che il suo cellulare era sempre rimasto in macchina. L'aveva dimenticato o non aveva avuto il tempo di prenderlo? Non ero preparato alla sua scomparsa e non sapevo cosa fare per trovarla, ma era fuori questione chiamare i miei perchè ero io che dovevo proteggerla, nessun altro. Arrivai davanti all'insegna del Mystic Grill e pensai che forse poteva essere entrata lì dentro, anche se non sapevo il perchè l'avesse potuto fare, ma ero totalmente disperato. Parcheggiai l'auto e mi fiondai dentro il locale cercandola con lo sguardo. Niente. Di lei non c'era alcuna traccia. Sentii il cellulare vibrare nella tasca dei jeans e lo presi di scatto, sperando che fosse lei, ma in realtà era solo il numero di casa. Risposi e sentii la voce di mia madre che mi incitava a tornare a casa perchè Eyleen era appena tornata ed eravamo tutti pronti a cenare insieme, anche se con un pò di ritardo. Allora era sana e salva! L'avrei uccisa non appena fosse stata tra le mie mani, di questo ero certo. - Mamma, non torno a casa.. Cenate pure senza di me.. Devo fare una cosa prima. - dissi e chiusi la chiamata guardando il bancone del locale con desiderio. Si, avevo proprio bisogno di bere qualcosa per quello che era accaduto. Non riuscivo a capacitarmi del fatto che avessi permesso che Eyleen riuscisse a fuggire così facilmente da sotto la mia protezione, quindi dovevo calmare il mio cuore impazzito per la preoccupazione. Mi sedetti al bancone ed ordinai una birra, aspettando nervoso. Lì davanti c'erano un bel pò di stuzzicadenti che incominciai a spezzare con le dita. Era un qualcosa che mi faceva stare meglio. Distruggere le cose era sempre un toccasana quando ero nervoso.



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Daphne ~
CAT_IMG Posted on 4/3/2012, 02:08






Daphne Victoria Hepburn

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Il Mystic Grill era un locale molto accogliente, l'atmosfera rustica e le luci soffuse rendevano tutto così familiare agli occhi delle persone. Daphne si guardava intorno, e notava come anche le altre persone godessero della tranquillità del posto. Guardava attentamente le facce, rendendosi perfettamente conto di quello che avevano visto e vissuto: lo sguardo pieno d'amore degli innamorati, la tristezza di chi è stato deluso o ha perso una persona importante, lo sguardo perso di chi è alla ricerca di qualcosa o qualcuno che non vuole proprio arrivare, sguardi di persone sotto stress e arrabbiate. Questo suo continuo guardarsi intorno, e sviluppare dei propri pre-concetti riguardo cose e persone, a volte le sembrava un'ossessione. Così scosse, il capo, abbandonando questi pensieri.
Ad attirare la sua attenzione, stavolta, fu un ragazzo molto alto dai capelli castani che si sedette affianco a lei. Aveva lo sguardo corrucciato - anche lui - a causa del nervosismo. D'altronde, un ragazzo che iniziava a spezzare stuzzicadenti come lo si poteva definire? Mi domando, quando saranno finiti gli stuzzicadenti cosa spezzerai? - inarcò un sopracciglio, accennando un piccolo sorriso. Era giusto informarsi poichè se aveva intenzione di spezzare sedie o tavoli, sarebbe rimasta a guardare lo spettacolo.


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CAT_IMG Posted on 4/3/2012, 02:30
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Jared Wright

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Temevo che il barista mi avrebbe ucciso solo con lo sguardo se si fosse accorto di quello che avevo combinato ai suoi stuzzicadenti, ma non me ne importava proprio nulla se avrei scatenato una rissa perchè in quel momento ne ero proprio in vena. Una bella rissa era quello che ci voleva per placare il mio animo, che ancora non voleva darsi pace per quello che era accaduto, anzi per quello che avevo permesso che accadesse. Ogni stuzzicadente che spezzavo non era abbastanza questa volta per placare il mio animo inquieto ed il mio pensiero volava costantemente su Eyleen che aveva attraversato parte della città da sola, senza alcuna protezione, fino ad arrivare a casa nostra. E se le fosse accaduto qualcosa? E se un malintenzionato l'avesse rapita? E se qualcuno le avesse fatto del male? E se.. E se.. E se? C'erano troppi "se" in quella storia, ed era noto che a me non piacessero i "se", soprattutto se erano legati a mia sorella perchè io decidevo per lei ed i "se" non erano contemplati, come in nessun'altra cosa del resto. Continuavo a guardare accigliato davanti a me, spezzando uno stuzzicadenti alla volta, sperando che esso diventasse ancora più duro e resistente di modo che dovessi per forza usare un pò più di forza per distruggerlo, ma così non avvenne. Non volevo pensare che lei potesse voler diventare indipendente così di colpo, ed io non volevo concedergli tutta quella libertà perchè lei era così fragile e desiderabile che il mondo l'avrebbe fatta a pezzi se non ci fossi stato io a proteggerla. Forse era anche per questo che avevo concentrato le mie attenzioni su di lei piuttosto che sulle mie altre sorelle, ma il desiderio di proteggere lei era più forte di tutto il resto. Lei aveva bisogno di protezione, anche se non se ne rendeva conto. Credeva di essere grande abbastanza e forte abbastanza da sapersela cavare, ma solo io avevo la reale idea di quanto fosse fragile interiormente e non osavo neanche immaginare cosa sarebbe successo se si fosse legata sentimentalmente ad un ragazzo sbagliato. No, lei non poteva avere un ragazzo perchè l'avrebbero mortalmente ferita anche se non fosse stata loro intenzione. Eyleen si sarebbe donata a loro con tutte le forze e se la storia fosse andata male, lo sapevo che lei non ne sarebbe più uscita perchè avrebbe continuato a pensare a quanto lo amasse e a quanto non potesse vivere senza di lui. Avrebbe sofferto in silenzio fino a consumarsi da dentro. Non potevo permetterlo. Non io che avevo un così importante ascendente su di lei! Nessuno l'avrebbe mai toccata. Avrei loro spezzato le ossa ad una ad una se solo un ragazzo avesse osato avvicinarsi a lei con quel tipo di intenzione.
Fu la voce di una ragazza dal distrarmi dai miei pensieri, e mi girai per un attimo ad osservare chi fosse il mio interlocutore per poi riconcentrare tutta la mia attenzione sugli stuzzicadenti. - Non posso sfogare la mia rabbia sul mondo intero o sulla diretta interessata, quindi mi accontenterò di scatenare qualche rissa così avrò ancora qualcosa da distruggere. - dissi con una punta di sarcasmo nella voce, anche se una parte di me voleva realmente farlo.



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Daphne ~
CAT_IMG Posted on 4/3/2012, 02:52






Daphne Victoria Hepburn

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Daphne era una ragazza che non poteva fare a meno di sputare sentenze, di credere fermamente in quelle che erano le sue idee e i suoi valori; ma allo stesso tempo restare totalmente isolata dal resto del mondo. Insomma, la vampira aveva messo un muro tra lei e il resto dell'universo, che nessuno riusciva a scalfire. Una parete trasparente fin troppo resistente, che non perde colpi col passare degli anni. Daph aveva person fiducia in tutto ciò che riguardava la sfera dei sentimenti: credeva nella loro esistenza, ma ognuno è destinato a qualcosa e lei non era destinata a provarne. Non si lasciava toccare nel profondo dall'amicizia o dall'amore, ma nè tanto meno dalla solitudine o il disprezzo. Daphne, semplicemente, stava lì a guardar passare gli anni; a guardar passare le vite altrui e a scontare la sua infinita condanna su questa terra. Era entrata in quest'ottica fin dall'inizio, da sempre si è comportata così e le esperienze passate le hanno solo nuovamente confermato ciò che erano le sue idee; nulla a che vedere col ragazzo-stuzzicadenti. Un altro vizio di Daphne era quello di associare cose e persone, in modo da ricordare tutto meglio. E quello che aveva affianco, era da poco stato battezzato ragazzo-stuzzicadenti in cerca di una rissa per sfogare rabbia e frustazione sul proprio rapporto di coppia. Già. Hai privato l'intero locale di stuzzicadenti, è una tragedia. Probabilmente farai chiudere il Mystic Grill per fallimento e sarebbe orribile! - avendo inteso la punta di sarcasmo di lui, rispose allo stesso modo sperando di non essere stata inopportuna. In fondo, non lo conosceva nemmeno. Poco dopo arrivarono le birre, e al primo sorso, Daphne si sentì meglio. L'alcool placava la sete di sangue, e lei aveva un leggero languorino.


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CAT_IMG Posted on 9/3/2012, 17:22
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Sospirai leggermente scompigliandomi i capelli già abbastanza arruffati, mentre la rabbia mi abbandonava finalmente lasciando posto però ad un senso di vuoto e di impotenza che non avevo mai sperimentato prima. Mi colpì profondamente il fatto che nonostante provassi tanta rabbia in corpo, non potevo far nulla per far tornare tutto come prima perchè sapevo bene quanto fosse testarda mia sorella Eyleen e se aveva deciso di prendersi in mano la propria vita e decidere da sola, non mi avrebbe mai più permesso di fare qualunque cosa per lei. Era bastato solo un giorno in cui non ero riuscito a starle dietro? Era bastato un solo giorno? Non riuscivo a crederci e a rassegnarmi, sentendo un grande vuoto dentro perchè sapevo che mi sarebbe mancata terribilmente. Non conoscevo un altro modo per starle accanto, anche perchè io avevo sempre preferito questo. Lei non era come le altre mie sorelle. Lei era più fragile e delicata, ma testarda e sempre in procinto di cacciarsi nei guai, quindi era logico che io cercassi di proteggerla. Continuai a scompigliarmi i capelli spezzando l'ennesimo stuzzicadenti ed ascoltai distrattamente le parole della ragazza bionda che mi stava accanto. Una battuta ironica, quasi quanto la mia di poco prima, ma più divertente e mi lasciai scappare un sorriso mentre mi scompigliavo per l'ennesima volta i capelli. Un gesto nervoso, come quello di spezzare gli stuzzicadenti, ma almeno la rabbia era volata via. Avevo necessariamente bisogno di qualcosa da bere, anche se la testa mi scoppiava di già senza aver bevuto nulla. Finalmente il barista mi portò la birra che avevo richiesto e in due sorsi già l'avevo finita e mi affrettai ad ordinarne dell'altra, guardando la bionda. - Oh beh, possibile.. Ma non sarebbe un problema mio.. Almeno non per il momento! Sono troppo stanco per pensare alle conseguenze dei miei gesti.. Tu invece? Che ci fai qui? Io affogo i miei dispiaceri nella birra, ma tu? -



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Daphne ~
CAT_IMG Posted on 10/3/2012, 10:02






Daphne Victoria Hepburn

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Iniziò a sorseggiare la birra con tranquillità mentre il ragazzo al suo fianco se la scolò manco fosse acqua. Deve essere sul serio arrabbiato! - pensò guardandolo con la coda degli occhi. Appena sentì la sua risposta, curvò un angolo della sua bocca sottile, accennando un piccolo sorriso. Cercavo un posto tranquillo per allontanarmi dalla routine di sempre - in effetti, era così. La "routine di sempre" di Daphne doveva essere intesa come una ricerca malata - e in casi estremi anche disperata - di sangue. Non dimentichiamoci, che volente o nolente, è un vampiro. E così per trattenere il suo istinto da predatrice, affogava le sue voglie nell'alcool. Due boccali di birra, non fanno male a nessuno!
Come mai cerchi un modo per affogare i tuoi dispiaceri? - considerato che la curiosità è donna, la domanda è del tutto lecita..No?!
Inarcò un sopracciglio, quando vide la seconda birra arrivare. Quella sera ne avrebbe viste delle belle!


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